L’andatura strascicata di alcuni pesci marini primitivi chiarisce le origini del camminare

La piccola razza Leucoraja erinacea cammina usando gli stessi nervi e geni dei mammiferi.

Secondo uno studio pubblicato su Nature, i geni e le cellule nervose che permettono alle persone e ad altri mammiferi di camminare, si trovano anche in un pesce primitivo appartenente alla famiglia dei Rajidae. I risultati suggeriscono che le cellule nervose essenziali per camminare si sono evolute milioni di anni prima di quanto si pensasse in precedenza.

Studiando Leucoraja erinacea, un parente stretto di squali e razze, in grado di camminare sul fondo del mare, un team di neuroscienziati ha scoperto che le reti nervose che controllano questa capacità sono le stesse di quelle dei mammiferi. I risultati supportano la tesi secondo cui i nervi che controllano la deambulazione apparvero per la prima volta nei pesci, almeno 420 milioni di anni fa, più di 20 milioni di anni prima che i primi animali a quattro zampe strisciassero fuori dall'oceano.

L'analisi fornisce alcune delle uniche prove dirette che dimostrano che le cellule nervose per camminare si sono formate prima che i vertebrati si spostassero sulla terra.

Ossa, denti e altre strutture corporee resistenti sono ben conservate nei reperti fossili, ma tessuti molli, come muscoli e nervi, si decompongono rapidamente e vengono spesso persi nel tempo. Quindi, se i ricercatori vogliono studiare i nervi che controllano la locomozione in un animale antico, spesso si rivolgono a creature moderne che gli scienziati ritengono siano buone approssimazioni dei loro antenati.

Le razze sono cambiate poco dai loro antenati che abitavano gli oceani centinaia di milioni di anni fa. Usano una serie di grandi pinne per nuotare e una serie separata di pinne più piccole per camminare sul fondo del mare.

I ricercatori hanno scoperto che anche le cellule nervose che controllano i muscoli per piegare e raddrizzare gli arti nelle persone sono presenti nelle razze. Inoltre, quando il team di ricerca ha esaminato i geni espressi nelle cellule nervose che consentono a una razza di muoversi, ha scoperto che molti di essi appaiono sia nelle razze che nei mammiferi.

Ma alcuni ricercatori sollecitano cautela nell'interpretazione dei risultati. 

Questa conoscenza potrebbe aiutare i medici a riparare i circuiti danneggiati nelle lesioni del midollo spinale o trattare i disturbi neurologici che influenzano la capacità di movimento di una persona.

 

Materiali modificati da: https://www.nature.com/articles/d41586-018-01700-3?utm_source=briefing-dy&utm_medium=email&utm_campaign=20180209

PhotoCredit: Jeff Rotman/naturepl.com

 

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